Faustino Cavagna

Faustino Cavagna
La pietra d'inciampo è stata posata il 24 gennaio 2022 in Piazza Verdi 10 a Busseto.

Cavagna nasce a Sant’Andrea di Busseto l’11 giugno 1921. Dopo l’8 settembre 1943 decide di non combattere al servizio dei Tedeschi e dei fascisti della Repubblica di Salò e, persuaso dai suoi amici della frazione di Sant’Andrea, sale in montagna e si unisce alle formazioni partigiane di stanza a Bore. Dopo un periodo trascorso al fianco dei partigiani, viene convinto dal padre Anteo a tornare a casa. I compagni rilasciano a Faustino un lasciapassare per permettergli di attraversare la zona posta sotto il loro controllo e scendere in pianura. Quando Cavagna fa ritorno a casa, dopo pochi giorni un gruppo di fascisti giunge presso la sua abitazione per un controllo e, sospettando un suo coinvolgimento nella Lotta di Liberazione, lo conduce nella sede del Fascio di Busseto. Lì, durante una perquisizione, i fascisti gli trovano nelle tasche dei pantaloni il lasciapassare consegnatogli dai partigiani e, per questo motivo, lo arrestano. Nel tragitto tra la Casa del fascio di Busseto e il carcere, i fascisti fanno tappa a Roncole; lì accade un fatto che ben attesta il brutale trattamento riservato dai fascisti ai prigionieri politici: Nando Concarini, compaesano di Cavagna, racconta di aver saputo dallo zio Otello, che abitava nei pressi di Roncole, che Faustino lo supplicò di avere dell’acqua. Otello poté offrirgli soltanto un pugno di neve e Cavagna, dopo aver soddisfatto la sua sete, fu picchiato dai fascisti con il calcio del fucile. Queste, tuttavia, non furono le uniche angherie subite dal partigiano, che venne percosso anche in carcere. 

Dalla prigione Faustino viene trasferito nel campo di Fossoli, la penultima tappa del suo calvario di deportato: da lì viene deportato nel campo di concentramento di Mauthausen, in Austria, dove muore il 23 marzo 1945, all’età di ventiquattro anni.  Nei primi anni Settanta a Faustino Cavagna, che era stato un giocatore della prima squadra dell’U. S. Busseto, è stato intitolato lo Stadio Comunale del paese

Fonti

- Database “Deportati dal Parmense” realizzato da ISREC Parma: https://database.istitutostoricoparma.it/archivio/persone/cavagna-faustino.html 

- Archivio Comunale di Busseto

- Archivio dell’ANED, conservato presso ISREC Parma

- Il libro dei deportati, a cura di B. Mantelli e N. Tranfaglia, Milano, Mursia, vol. I.