Il progetto Pietre d'inciampo Parma

Questo portale è stato ideato dall'Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea di Parma per la valorizzazione delle Pietre d'inciampo e come strumento conoscitivo e didattico rispetto al tema della deportazione nella provincia di Parma.

Lo stimolo iniziale alla base del portale “Pietre d’inciampo Parma” è il lavoro di preservazione della memoria avviato dall’artista tedesco Gunter Demnig. Quest’ultimo, dal 1992, gira tra l’Europa per posare le Stolpersteine – o “pietre d’inciampo” – sampietrini ricoperti da una lastra di ottone incastonati nell’asfalto o nella pavimentazione di strade e marciapiedi con lo scopo di segnalare i luoghi in cui vivevano o lavoravano uomini e donne, arrestati, deportati e uccisi nei campi di concentramento e di sterminio nel III Reich. Le pietre, diffuse nel tessuto urbanistico delle città, recano poche informazioni essenziali: nome del deportato, luogo e data di nascita e di morte, se conosciuti. Tutte le vittime del regime nazista vengono ricordate, compresi gli internati militari italiani,  indipendentemente da provenienza geografica e credenze religiose. Questi pochi elementi riportati sulla superficie in ottone si ripropongono in realtà di restituire un’individualità a quanti – nel progetto nazista – dovevano essere ridotti a un semplice numero di matricola, e il cui corpo e le cui storie si sono perse nella tragedia della Shoah e dell’annientamento della diversità, politica, razziale e fisica. L’“inciampo nella memoria” persegue lo scopo di far riflettere chi si imbatte nella pietra, nella maggior parte dei casi casualmente, proprio su questi temi.

A partire dal 2017, il progetto di “memoria diffusa” delle Stolpersteine è stato avviato anche a Parma. Questo portale perseguirà un triplice scopo. In primo luogo, fornirà una panoramica generale sul tema, storico e storiografico, della deportazione da Parma e dal Parmense verso il sistema concentrazionario nazifascista. In secondo luogo, fungerà da contenitore sia per la conservazione delle narrazioni, e delle storie personali e famigliari, dei deportati – ebrei, antifascisti, militari – sia per la memoria della posa stessa delle pietre nel corso degli anni. In terzo ed ultimo luogo, sarà utilizzato come strumento didattico permanente: l’apposita sezione “didattica”, infatti, sarà dedicata ai lavori di studenti e studentesse proprio sulle “pietre d’inciampo” e sulla deportazione. Nel corso degli anni, parallelamente alla dimensione ufficiale/istituzionale legata alla posa delle Stolpersteine, il portale conserverà anche queste riflessioni creative veicolate attraverso le scuole, e declinate attraverso diversi linguaggi: letterario, artistico, visuale, audio/video.